Il sito, di interesse comunitario, si presenta con affioramenti gessosi tipici della fascia costiera, inglobati nelle più ampie formazioni argillose.
E’ caratterizzato da spiccata xerofilia.
Vi è la presenza di gariga a Phagnalon graecum subsp. illyricum.
L’area si estende per circa 436 ettari, inserendosi, a cuneo, nel punto di confluenza tra il fiume Treste ed il Trigno, dove si impone come una grande terrazza con vista sull’Adriatico.
All’importanza geologica di questo sito di importanza comunitaria si associa, dunque, quella biologica, con la presenza di una ricca vegetazione di tipo mediterraneo e piccole formazioni boschive.
Secondo l’Ue, il sito, per le sue peculiarità ecologiche, è meritevole di menzione.
Qui troviamo specie vegetali poco diffuse, quali le orchidee spontanee come l’ofride gialla, l’ofride calabrone e l’ofride vespa, unitamente a piccoli arbusti come la coronilla di Valenzia e lo scuderi illirico, e animali, come il nibbio reale, la testuggine d’acqua dolce e l’occhione.
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