Il borgo si colloca alle pendici del monte Mauro, tra i fiumi Trigno e Biferno,
Le sue origini vengono ricordate dal pulito tessuto insediativo, che richiama alla mente il feudalesimo.
La difesa del borgo era assicurata da una cinta muraria, della quale, oggi, è riconoscibile il percorso che si apriva in tre punti, corrispondenti ad altrettante porte urbiche, dette del Lavaturo, del Castello e del Popolo.
Merita una visita l’imponente chiesa dedicata al santo Leonardo, che denuncia origini romaniche, e arriva a noi dopo numerosi rimaneggiamenti.
L’interno della fabbrica, grazie ad una lastra di cristallo intarsiata nella pavimentazione, mostra i resti dell’abside della primitiva costruzione altomedioevale.
Altre chiese risultano degne di menzione come quella dedicata al santo di Bari Nicola, a quello di Padova Antonio e a S. Maria della Salute, una cappella rurale edificata, probabilmente, nel XV secolo.
Il prospetto conserva tracce degli stilemi rinascimentali mentre, l’interno, offre un grande rosone. |