Il centro, già semidistrutto durante l’ultimo conflitto mondiale, si adagia sulle dolci colline del versante abruzzese, a presidio del fiume Trigno e del tratturo Ateleta-Biferno, che ne segna il suo territorio.
La conformazione delle fabbriche offrono viste mozzafiato che si stagliano sui principali rilievi abruzzesi e molisani.
L’impianto del borgo, con conformazione a simil ventaglio, ancora oggi offre tracce di opere difensive.
La chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, dopo numerosi rifacimenti avvenuti anche in epoca recente, arriva a noi mostrando, ancora, tracce cinquecentesche.
La medioevale arca scopita in pietra, oggi adibita ad altare maggiore, unitamente ad una formella con motivi floreali, denunciano l’impianto originario del tempio.
Poco distante dal luogo di culto troviamo la torre campanaria, eretta a presidio della valle del Trigno.
Di interesse è la torre della Fara, risalente al XII secolo; con funzioni di avvistamento, fu costruita su pianta circolare ai margini del tratturo Ateleta-Biferno.
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